Coppola e il marketing rischioso di “Megalopolis”
Il trailer controverso
Questa settimana, Lionsgate ha lanciato e subito ritirato un audace trailer per “Megalopolis”, una pellicola ambiziosa ma discutibile del rinomato Francis Ford Coppola. Di solito i trailer sono pieni di citazioni iperboliche da critici poco credibili, ma stavolta la strategia è stata diversa: Lionsgate ha inventato critiche negative ai vecchi capolavori di Coppola per depistare il pubblico sulla reale qualità del film. Ma perché questa decisione?
La vera storia dietro le citazioni fasulle
Nel discutibile trailer, la voce narrante afferma che alcuni critici famosi come Andrew Sarris e Pauline Kael avrebbero stroncato “Il padrino” e “Apocalypse Now”. Tuttavia, queste critiche non sono mai state scritte. Qual è il motivo di una tale manipolazione? Forse è una strategia del team di marketing per affrontare le aspettative negative sul film. La verità è che le citazioni erano inventate, presumibilmente per rendere più credibile l’argomentazione che Coppola da sempre ha superato la critica.
Una critica costante ai grandi registi
La storia del cinema è piena di esempi dove i critici hanno stroncato film destinati a diventare classici. “Apocalypse Now” e “Titanic” sono solo due esempi di film inizialmente snobbati dalla critica ma poi acclamati dal pubblico. Perché allora “Megalopolis” dovrebbe essere diverso?
L’influenza dell’IA nella critica cinematografica
In un’era dominata dalla tecnologia, non sorprende che anche l’intelligenza artificiale possa entrare in gioco. Immagina un copywriter che, per mancanza di tempo, si rivolge a un assistente AI per trovare vecchie recensioni. Questo è ciò che potrebbe essere successo con il trailer di “Megalopolis”. Questo solleva domande etiche sulla trasparenza e l’autenticità nel marketing cinematografico. Tuttavia, esistono anche teorie secondo cui chi ha creato il trailer avrebbe inventato di proposito le citazioni, forse come placeholder che non dovevano mai essere pubblicati.
Le conseguenze della manipolazione
Casi passati come quello del falso critico David Manning dimostrano quanto dannosa possa essere la manipolazione delle recensioni. Negli anni 2000, Sony fu costretta a risarcire i clienti ingannati da recensioni positive fasulle. Anche le recenti accuse a Lionsgate potrebbero portare a gravi ripercussioni, minando ulteriormente la fiducia del pubblico verso la critica cinematografica.
Il ruolo del critico cinematografico
In qualità di critici, il nostro compito è simile a quello dei Beefeaters alla corte inglese: assaggiamo per primi il piatto, garantendovi che non sia avvelenato. Oltre a essere guide per i consumatori, offriamo analisi artistiche e valutiamo le potenzialità di un’opera cinematografica. È una missione fondamentale per mantenere una relazione di fiducia con il pubblico.
L’evoluzione delle strategie di marketing
Le tattiche di marketing si sono evolute nel tempo. In passato, i critici severi venivano bypassati con recensioni di fanboys o blogger entusiasti. Oggi, l’approccio si è spostato verso gli influencer, spesso invitati a eventi speciali con un trattamento lussuoso per ottenere recensioni favorevoli sui social media. Questo metodo, pur efficace, rischia di alimentare un ciclo di disinformazione che va a scapito del pubblico.
Riflessioni personali
Il panorama del marketing cinematografico è complesso e in continua evoluzione. Personalmente, credo che la vera forza di un film risieda nella sua capacità di coinvolgere e ispirare, indipendentemente dalle strategie pubblicitarie utilizzate. Un’analisi critica onesta e trasparente è fondamentale per elevare l’esperienza cinematografica e garantire che il pubblico possa fare scelte informate.
Per chi fosse curioso di vedere il trailer di “Megalopolis”, lo trovate qui.## Cinema e pubblicità: l’arte di sfruttare le recensioni
Recensioni e marketing: un’alleanza controversa
Nel mondo di Hollywood, non è raro vedere le case di produzione corteggiare critici illustri nel tentativo di guadagnare recensioni positive per i loro ultimi lavori. Un esempio emblematico è rappresentato dal tempo in cui una grande casa cinematografica ha invitato il fondatore di un noto sito di recensioni a New York per assistere alla premiere di un reboot molto atteso di “Godzilla”, ottenendo in cambio un entusiastico endorsement. Questo fenomeno è diffuso non solo tra nuovi critici, ma anche tra giornalisti esperti che, a causa del loro obbligo di fornire “reazioni” immediate dopo le proiezioni, possono facilmente cadere prede di queste strategie.
Il potere delle reazioni anticipatamente create
Gli esperti di premi Oscar, ad esempio, ricevono inviti anticipati e le campagne di marketing sono spesso modellate attorno alle loro reazioni iniziali. Questo tipo di relazione simbiotica può sollevare questioni etiche, poiché nessun critico vorrebbe essere escluso da tali accessi privilegiati. Alcuni vedono la possibilità di essere citati nelle pubblicità come una promozione positiva sia per sé stessi che per le loro rispettive testate giornalistiche.
La ricetta per essere citati
Un consiglio utile per chi desidera vedere il proprio nome sui poster dei film: utilizzare un avverbio che termini in “-mente” seguito da un aggettivo incisivo (es. “assolutamente originale” o “sorprendentemente mediocre”). Questa costruzione è particolarmente amata dai reparti marketing, che cercano sempre frasi apparentemente positive da utilizzare nelle loro campagne.
Quando le recensioni negative diventano un vantaggio
Non è raro vedere trailer che girano recensioni negative a proprio favore. Ad esempio, nella carriera agli inizi del regista John Waters, i commenti negativi venivano utilizzati sui poster dei suoi film low-budget come testimonianze del loro carattere unico e scioccante. Film come “Lost Highway” di David Lynch, “mother!” di Darren Aronofsky e l’originale “The Texas Chain Saw Massacre” hanno sfruttato recensioni negative nei loro trailer per attirare l’attenzione del pubblico.
La pratica responsabile di Variety
Alla rivista Variety, si è imposta una politica rigida per evitare che i recensioni vengano estratte fuori dal contesto. Le recensioni utilizzate negli annunci pubblicitari devono essere approvate personalmente dai critici. Inoltre, i critici evitano di dare reazioni immediate fino alla pubblicazione ufficiale della recensione, per prevenire eventuali ombre su frasi estrapolate e mal interpretate dai produttori.
La celebrazione scherzosa dei “quote whores”
Esiste anche un lato ironico in tutto questo: un critico amico ha la tradizione di regalare una maglietta personalizzata ogni volta che una delle loro recensioni viene citata in un poster o un trailer. La maglietta porta la scritta “QUOTE WHORE” sul petto e la frase incriminata sul retro, un modo leggero per ricordare che le parole dei critici possono essere utilizzate in molti modi diversi.
Una riflessione per i nuovi critici
Non c’è nulla di sbagliato nell’essere citati accuratamente in una pubblicità. Tuttavia, emergono più dubbi quando il nome del critico appare in caratteri più grandi di quello del regista o delle star del film. È importante ricordare che le parole di un critico possono e verranno utilizzate sia a favore che contro di loro, quindi è fondamentale esprimersi sempre con integrità e coscienza.
Approfondimenti e risorse utili
Per chiunque sia appassionato di cinema e desideri approfondire, ecco alcuni trailer di film e serie citati nell’articolo:
Sia per i critici nuovi che per quelli esperti, è essenziale mantenere l’equilibrio tra promozione e obiettività, garantendo che le loro recensioni riflettano sempre un giudizio sincero e ponderato.