Il Nuovo “Il Corvo”: una rinascita tra suspense e magia
Dopo anni di attese, cambi di direttori e riscritture, il leggendario “Il Corvo” ritorna finalmente sul grande schermo, diretto da Rupert Sanders. Un’opera che si distacca significativamente dai film precedenti, cercando una vita propria in un contesto moderno. Evitando di essere etichettato come remake o reboot, Lionsgate presenta un film che introduce nuovi elementi, pur rimanendo fedele all’essenza dei fumetti di J. O’Barr.
Una rinascita dalle ceneri
Talvolta, il passato pesa come un macigno sulle spalle del presente, specialmente quando il ricordo di Brandon Lee è così vivido. Il suo tragico destino durante le riprese del film del 1994 ha innalzato quel progetto a status di culto. Ma è proprio su questa base che Sanders tenta una nuova strada, ricercando una narrazione fresca e avvincente, pur mantenendo il cuore oscuro del materiale sorgente.
Una trama evoluta
Questa volta, i villain non sono semplici delinquenti urbani. Nella nuova versione, i nemici sono potenti figure del jet set, capaci di evitare le conseguenze delle loro azioni grazie alla loro rete di contatti influenti. Shelly (interpretata dalla pop star britannica FKA Twigs) si trova invischiata in questo mondo sofisticato e pericoloso, dominato dal misterioso Vincent Roeg (Danny Huston). Affascinata da questo ambiente, Shelly si ritrova a dover affrontare situazioni drammatiche e pericolose quando i suoi amici, Zadie e Dom, registrano prove compromettenti. In questo scenario di corruzione e lussuria, Shelly e Eric (Bill Skarsgard) si incontrano e formano un legame inaspettato.
Amore e vendetta nel mondo dei vivi e dei morti
Diversamente dai precedenti film della saga, Il Corvo prende il suo tempo per sviluppare la storia d’amore tra Shelly ed Eric. Questo approccio rende più toccante e drammatica la loro tragica fine. Ma la storia non si ferma qui: Eric torna dall’aldilà, guidato da un’entità chiamata Kronos, per compiere la sua vendetta. La lotta tra amore puro e corruzione malvagia dà vita a una narrativa coinvolgente e profonda.
Un’estetica rinnovata e atmosfere contrastanti
Tolte le ambientazioni gotiche e claustrofobiche del passato, il direttore della fotografia Steve Annis ci regala ampie vedute e una sensazione di spaziosità, con location ben scelte a Praga e in Germania. La produzione tira ispirazione dal film Stalker di Tarkovsky, creando un ambiente visivamente affascinante e immersivo. I costumi giocosi, disegnati da Kurt e Bart, aggiungono un ulteriore strato di freschezza all’opera.
Colonna sonora e atmosfera retrò
Uno degli elementi più distintivi del nuovo Il Corvo è la colonna sonora, che si distacca dal rock anni ’90 del film originale per abbracciare i suoni malinconici degli anni ’80, con brani di Joy Division e Gary Numan. Questa scelta rafforza il senso di un passato che ritorna e un’estetica raffinata e distaccata, contribuendo a creare un’atmosfera unica e affascinante.
Performance conturbanti e interpretazioni delicate
Le interpretazioni degli attori sono efficaci e misurate, unendo sottigliezza e intensità. Bill Skarsgard spicca con il suo Eric, un personaggio serrato e tormentato, capace di trasmettere un mix di vulnerabilità e furia. FKA Twigs porta una grazia naturale al ruolo di Shelly, rendendo la loro storia d’amore ancora più avvincente.
Considerazioni finali
Nonostante possa non entusiasmare tutti i fan della prima ora, il nuovo Il Corvo ha sicuramente centrato il suo obiettivo: reinventarsi pur mantenendo l’essenza del racconto originale. Con una narrativa meditativa, visivamente accattivante e una colonna sonora evocativa, Rupert Sanders ha creato un’opera che si erge con autonomia e rispetto per il suo passato. Un vero e proprio viaggio tra vendetta e amore che non deluderà gli appassionati di storie gotiche e romantiche.