“The Furious”: una nuova frontiera per i film d’azione asiatici
Nel cuore di Bangkok, tra le vie caotiche e vivaci, spicca un piccolo edificio che non sembra diverso dagli altri a prima vista. Si tratta di una vecchia unità commerciale trasformata in quello che sembra essere una stazione di polizia. In realtà, è il set di uno dei film d’azione più attesi: “The Furious”.
Un set autentico nel cuore della città
Ai piedi di questo edificio di Surawong, all’esterno, diversi passanti si fermano per dare un’occhiata, forse pensando che sia un posto vero dove denunciare furti o altri crimini minori. Tuttavia, all’interno, tutto appare subito diverso: il set di “The Furious” rivela una replica quasi maniacale di una stazione di polizia con scrivanie di metallo graffiate e arrugginite, poster di ricercati, annunci di lavoro e regolamenti appesi alle pareti.
Un’ambientazione inimitabile
Il film, prodotto dal veterano Bill Kong, è ambientato in una parte non specificata del Sud-Est asiatico, come indicato dalle scritte in inglese sullo sfondo. Questo dettaglio permette di evidenziare un set elaborato con precisione, stracolmo di attrezzature per l’illuminazione e fotocamere pronti per la prossima ripresa.
Guarda il trailer di “The Furious”
L’arte della coreografia d’azione
Dietro le quinte, c’è un maestro dell’azione: Tanigaki Kenji, un coreografo di azioni giapponese che ha trasformato la sua carriera per dirigere questo film. Nonostante abbia trascorso gran parte della sua carriera a Hong Kong, la lingua dominante sul set è il cantonese, sorpassando il tailandese, il giapponese e l’inglese.
Il giorno in cui ci siamo recati sul set, veniva girata una scena emotiva tra due prigionieri, uno degli ultimi momenti di calma prima della tempesta finale del film. Tanigaki, puntuale e attento, segue ogni singolo movimento attraverso un banco di monitor che sembrano essere direttamente collegati con la sua mente.
La magia delle lunghe riprese
Tanigaki preferisce prendere lunghe riprese perché crede che permettano alla magia cinematografica di accadere. Mentre alcuni attori, come Jeeja Yanin e Joe Taslim, possono ottenere la scena giusta al primo tentativo, Tanigaki cerca sempre quei momenti inaspettati, quei miracoli che possono verificarsi solo con riprese ripetute.
Il rapporto tra la sicurezza e l’azione
Le prove minuziose svolte hanno aiutato a costruire un rapporto di fiducia tra gli attori e la troupe, creando un ambiente sicuro per acrobazie apparentemente pericolose che, in realtà, non lo sono. Nonostante ciò, il co-produttore Todd Brown è apparso leggermente preoccupato durante la sua visita, notando che molte delle installazioni della stazione di polizia sembrano solide e non progettate per rompersi facilmente durante le scene di combattimento.
Un cast diversificato e talentuoso
Con un cast pan-asiatico impressionante, “The Furious” punta a dimostrare che i film di arti marziali asiatici possono ancora competere con le produzioni ad alto budget di Hollywood. La scelta di Kenji Tanigaki come regista garantisce scene d’azione coreografate con una precisione impeccabile e uno stile che potrebbe ricordare grandi icone come Jackie Chan.
Il futuro del film
Concludere la produzione entro il luglio di quest’anno e rimanendo entro il budget previsto “sub $20 milioni” sono gli obiettivi principali. Con la consegna prevista per il secondo trimestre del 2025, Brown e il suo team di XYZ Films puntano ad una presentazione ufficiale durante il Toronto International Film Festival, sperando di attirare l’interesse di piattaforme di streaming come Netflix.
Scopri di più su “The Furious”
“The Furious”, con la sua attenzione ai dettagli, il suo cast talentuoso e una produzione ambiziosa, promette di ridefinire gli standard del cinema d’azione asiatico. Con una miscela di coreografie complesse, scene drammatiche e emozioni palpabili, il film è pronto a fare il suo debutto in grande stile.
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