La regista serba Milica Tomović e le sue donne fuori dagli schemi
Un nuovo capitolo per il cinema serbo
La regista serba Milica Tomović continua a far parlare di sé con il suo ultimo lavoro, Big Women, che ha trionfato agli awards dell’industria del Sarajevo Film Festival. Questo film rappresenta una voce fuori dal coro, esplorando un tema che spesso viene evitato: donne che si comportano male.
Un dramedy on the road
Big Women, prodotto da Dragana Jovović di Non-Aligned Films e Jelena Radenković per Big Time Production, è una dramedy on the road che segue le vicende di due donne selvagge che intraprendono un viaggio inaspettato verso la costa del Montenegro. Durante questa avventura, cercheranno di saldare conti in sospeso, riscoprire la propria amicizia e svelare segreti sepolti da tempo. Guarda il trailer.
Una storia centrata sui personaggi
Descrivendo il film come una “storia basata sui personaggi”, Tomović ha sottolineato che è “basata sulla dinamica di questa fortissima amicizia”. Al centro della storia ci sono Mira e Tina, due migliori amiche e professioniste del salone di bellezza. È un viaggio che esplora non solo il legame tra le due, ma anche la loro crescita personale.
Un confronto con il passato
Il primo lungometraggio della regista, Celts, era incentrato su una festa di compleanno di un bambino che sfugge al controllo, mettendo in luce le crepe di una famiglia allargata. Questo film ha ricevuto elogi critici e ha permesso a Tomović di esplorare i legami “non di DNA”, le famiglie che scegliamo piuttosto che quelle in cui nasciamo. Celts ha debuttato durante la pandemia al Berlin Film Festival del 2021, ricevendo il premio per la migliore regia al Sarajevo Film Festival. Guarda il trailer.
L’influenza di Mike Leigh
Per Big Women, Tomović si è ispirata a Happy-Go-Lucky di Mike Leigh, una commedia che segue una maestra di scuola londinese dal carattere libero e spensierato. Tuttavia, con la protagonista Mira, la regista serba vuole fare l’opposto, presentando un personaggio spinoso che lo spettatore amerà odiare – ma imparerà a comprendere con il tempo.
Un cast di progetti emergenti
Il film è solo uno dei numerosi progetti promettenti nel catalogo della Non-Aligned Films di Jovović. Attualmente in post-produzione e con uscita prevista per il 2025 c’è Wind, Talk to Me, il primo lungometraggio diretto da Stefan Đorđević, una coproduzione tra Serbia, Slovenia e Croazia che promette di scuotere il panorama cinematografico.
Collaborazioni internazionali
La compagnia è anche coinvolta in Little Trouble Girls del regista sloveno Urška Djukić, una storia di formazione premiata nella sezione ”Work-in-Progress” di Les Arcs. Un altro progetto interessante è Wondrous is the Silence of My Master del regista montenegrino Ivan Salatić, un seguito molto atteso del suo film premiato alla Venice Critics’ Week, You Have the Night. Guarda il trailer.
Nuove frontiere cinematografiche
Oltre ai nuovi registi, il team di produzione di Jovović sta finanziando In the Shadow of the Horns di Ognjen Glavonić, noto per il suo debutto The Load presentato alla Directors’ Fortnight del Festival di Cannes. Inoltre, la sceneggiatrice portoghese Mariana Ricardo è a bordo per co-scrivere Forget the Ocean, Why Not Try Surfing These Insane River Waves del regista serbo Marko Grba Singh, che ha già vinto un premio di sviluppo in coproduzione.
Progetti in corso
Attualmente, Radenković è impegnata nella produzione del docu-fiction Promised Spaces, una coproduzione internazionale tra Serbia, Francia, Germania e Cambogia. Sta anche sviluppando il documentario-finzione Tale of the Plum Spirit, il debutto di Milica Đenić, co-prodotto tra Serbia e Germania.
Un meccanismo in evoluzione
Il Sarajevo Film Festival, che si tiene dal 16 al 23 agosto, continua a essere un punto di riferimento cruciale per il cinema dell’Europa sud-orientale, con eventi e progetti che accendono i riflettori su grandi talenti emergenti e storie che meritano di essere raccontate.
Parlando con passione dei suoi progetti, Tomović e il team di produzione dietro Big Women stanno portando avanti una rivoluzione silenziosa, esplorando temi e personaggi fuori dal comune e sfidando le convenzioni tradizionali del cinema. Le opere della regista sono un tributo alla complessità della vita e delle relazioni umane, e meritano di essere seguite con attenzione nei prossimi anni.