Le nomination agli Emmy sorprendono Carrie Coon e Tracy Letts
La mattina delle nomination agli Emmy è stata particolarmente vivace per Carrie Coon, con una casa piena di famiglia. Dopo una lunga giornata di riprese sul set della terza stagione di “The Gilded Age”, Coon si è trovata circondata dai suoi cari, tutti arrivati dall’Ohio per una visita.
Un risveglio sorprendente
Quando ricevette la chiamata del suo agente, Jacob Fenton, Coon apprese della nomination per il suo ruolo come Bertha Russell, una scaltra arrampicatrice sociale e moglie di un barone delle ferrovie che sta prendendo d’assalto la New York degli anni 1880. Il momento fu reso ancora più speciale quando i messaggi rivelarono che anche suo marito, Tracy Letts, era stato nominato per il suo ruolo in “Winning Time: The Rise of the Lakers Dynasty”.
Due mondi a confronto
Mentre Coon si trovava immersa nella New York di fine Ottocento con “The Gilded Age”, Letts navigava l’era dorata del basket con “Winning Time”. La connessione tra le due serie era rappresentata dalla casa produttrice comune, HBO, e dalla regista Salli Richardson-Whitfield, una sorta di “Kevin Bacon” per la coppia, secondo Coon.
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Una carriera in ascesa
Carrie Coon si è detta sorpresa quando ha saputo che “The Gilded Age” sarebbe stato rinnovato per una nuova stagione. La sua interpretazione della potente Bertha Russell, un personaggio moralmente ambiguo ma incredibilmente determinato, ha conquistato pubblico e critica. Eppure, Coon non ha dubbi: “Bertha non si sente affatto compromessa moralmente. Crede fermamente di fare la cosa giusta, soprattutto per sua figlia.”
La cancellazione di “Winning Time”
D’altro canto, Letts ha affrontato la delusione per la cancellazione di “Winning Time” subito dopo la messa in onda del finale della seconda stagione. Il suo ritratto di Jack McKinney, l’allenatore che ha rivoluzionato lo stile di gioco dei Lakers, è rimasto un punto fermo nella memoria degli spettatori. Letts ha elogiato la serie per aver messo in luce aspetti poco conosciuti della storia sportiva di un’epoca che lui stesso ricorda bene.
Una coppia di successo
Mentre Coon e Letts celebrano le loro doppie nomination, non si può fare a meno di notare il loro talento collaborativo. La coppia ha lavorato insieme in numerosi progetti, sia teatrali che cinematografici, creando un legame professionale oltre che personale. Nonostante ciò, Letts preferisce tenere separate le loro carriere attuali: “Non ho intenzione di invadere il suo dominio,” ha detto Letts scherzando sulla possibilità di apparire in “The Gilded Age”.
Esperienze precedenti:
- Ghostbusters: Afterlife – Un cameo di Letts accanto a Coon.
- The Sinner e The Post – Entrambi hanno partecipato, sebbene non abbiano condiviso scene.
Aspettative future
Per gli appassionati di cinema e serie TV, le nomination di Coon e Letts rappresentano un interessante punto di riflessione sulle dinamiche di coppia nel mondo dello spettacolo. È raro vedere due attori non solo raggiungere simili riconoscimenti individuali, ma anche mantenere una collaborazione artistica così solida.
Questa doppia celebrazione rende evidente l’unicità del loro percorso: da collaboratori teatrali a pilastri delle produzioni HBO. I fan possono solo sperare che queste strade si intersechino nuovamente, dando vita a nuove ed emozionanti avventure sul piccolo e grande schermo. Chiunque sia curioso di recuperare alcuni dei loro lavori può trovare le loro performance altamente consigliate disponibili su diverse piattaforme di streaming.
Link Spotify:
- Nessun link Spotify specifico qui, ma sicuramente la colonna sonora di serie come “The Gilded Age” può essere esplorata per immergersi ulteriormente nell’atmosfera dell’epoca.
Queste storie complementari, fra l’alta società di New York e il rivoluzionario mondo dello sport di Los Angeles, raccontano molto più del semplice intrattenimento. Rappresentano la continua evoluzione dei temi narrativi e l’importanza delle produzioni di qualità che si fanno strada attraverso le epoche, portando alla luce storie finora poco note ma altrettanto affascinanti.