‘L’ombra della notte’: un’analisi esclusiva della nuova pellicola di Türker Süer
una promessa vincente ai festival di Venezia e Toronto
Un viaggio nelle terre tormentate della Turchia ci attende con il nuovo film del regista tedesco di origine turca, Türker Süer: Edge of Night. Questo lungometraggio, che farà il suo debutto mondiale nella sezione Orizzonti Extra del Festival del Cinema di Venezia, promette di portare una storia potentemente emotiva e drammatica che esplora i conflitti interiori e le complessità politiche di un paese in fermento.
il cuore della storia: legami fraterni e lealtà contestate
Al centro del film troviamo Sinan, un giovane tenente dell’esercito turco, chiamato a consegnare suo fratello Kenan a una corte militare. Il loro viaggio attraverso un paesaggio segnato dall’instabilità politica è carico di tensioni, mentre i due fratelli si trovano costretti a confrontarsi con le loro convinzioni e i loro dilemmi morali. La notte del colpo di stato metterà alla prova le profonde convinzioni di Sinan in un paese che esige una fedeltà assoluta al regime. Una riflessione profonda su cosa significhi vivere in una società dove tutto può diventare rapidamente sospetto, e dove il prezzo della lealtà può essere insostenibile.
cast e crew: una squadra di talento
La pellicola vanta la presenza degli attori Ahmet Rıfat Şungar e Berk Hakman, con una sceneggiatura scritta interamente da Süer. Mateo Cocco cura la direzione della fotografia, assicurando che ogni fotogramma catturi la tensione e la bellezza contrastanti della Turchia moderna.
ispirazione e contesto: parole del regista
Il regista Türker Süer ha condiviso le proprie riflessioni sulla genesi del film: “Tutto è iniziato con la distruzione delle tombe nella Turchia orientale. Residenti furiosi rovesciavano le lapidi, convinti che i defunti fossero membri di un’organizzazione terroristica separatista. Un politico locale avvertì che tale odio avrebbe messo a rischio la nostra umanità. Questo episodio mi ha profondamente scioccato. Da dove proviene quest’odio che non risparmia nemmeno i morti?”
Süer espone la sua visione su una terra di contrasti intensi: “La Turchia è sempre stata un paese di forti contrasti, ma oggi sembra che la società non sia mai stata tanto polarizzata. Sembra esserci un clima di profonda sfiducia. Mi interessa capire cosa significhi vivere in un tale contesto, dove tutto e tutti possono rapidamente diventare sospetti. Vivere in un paese dove lo Stato sembra esigere una fedeltà incondizionata e acritica dalla sua gente.”
produzione e collaborazioni: dietro le quinte della realizzazione
Prodotto da Viola Fügen, Michael Weber e Nadir Öperli, il film è stato realizzato da MFP GmbH e Liman Film, con la collaborazione di WDR e Arte, e il supporto di Film- und Medienstiftung NRW, Eurimages e DFFF.
riflessioni per appassionati di cinema
Mentre attendiamo con impazienza la distribuzione di Edge of Night nei cinema internazionali, è chiaro che questa pellicola ha il potenziale per stimolare riflessioni profonde sull’identità, la lealtà e la giustizia. Il cinema che riesce a toccare questi temi universali trova sempre un pubblico ricettivo, capace di apprezzare non solo la narrazione ma anche il coraggio di chi racconta storie difficile.
Per chi ama il cinema drammatico e impegnato, Edge of Night potrebbe rappresentare un nuovo punto di riferimento, in grado di racchiudere in sé la bellezza visiva e la complessità narrativa che rendono questo mezzo di comunicazione così potente.
Trailer del film: Edge of Night
Non ci resta che aspettare la sua proiezione sia al Festival del Cinema di Venezia che al Toronto Film Festival, dove sicuramente attirerà l’attenzione di critici e pubblico.
In definitiva, la pellicola di Türker Süer sembra promettere un’esperienza cinematografica intensa e profondamente coinvolgente, pronta a sfidare le nostre percezioni e a confrontarci con domande fondamentali sulla natura umana e sull’integrità personale.