Quentin Tarantino e le responsabilità sul set: la sicurezza delle armi da fuoco secondo il regista
Quentin Tarantino è intervenuto di recente al podcast “Club Random”, condotto da Bill Maher, durante il quale si è discusso del tragico incidente avvenuto sul set di “Rust”. Il regista ha offerto una prospettiva interessante sulla responsabilità degli attori e degli armourer quando si tratta di armi da fuoco sui set cinematografici.
La tragedia di “Rust”: un incidente che ha scosso Hollywood
La cinematografa Halyna Hutchins è stata uccisa e il regista Joel Souza è rimasto ferito quando Alec Baldwin ha maneggiato una pistola che si è rivelata caricata con proiettili veri. Questo tragico incidente ha sollevato un acceso dibattito sulle normative di sicurezza nei set cinematografici, portando molti ad interrogarsi sulla percentuale di responsabilità degli attori e dei tecnici delle armi.
Il punto di vista di Quentin Tarantino
Durante la conversazione, Tarantino ha sottolineato che la responsabilità principale in casi come quello di Rust ricade sull’armourer, la persona incaricata di gestire e controllare le armi sul set. Tuttavia, il regista ha anche affermato che una parte della responsabilità – seppur minima – è anche dell’attore. “L’armourer è responsabile al 90% di tutto ciò che riguarda la pistola, ma l’attore ha un 10% di responsabilità,” ha detto Tarantino.
L’importanza dei controlli: “sapere che è reale”
Tarantino ha spiegato che è essenziale per ogni attore verificare autonomamente che l’arma sia sicura. “Gli attori dovrebbero sempre vedere le armi che stanno per maneggiare prima delle riprese. Se ci sono dei passaggi da seguire, bisogna seguirli con la dovuta diligenza,” ha aggiunto il regista. Questo approccio garantisce che si prenda la massima precauzione e si riducano al minimo i rischi.
La tecnologia contro il realismo: pistole finte sui set?
Secondo Maher, una soluzione potrebbe essere quella di utilizzare pistole finte sul set, con gli effetti visivi aggiunti successivamente. È una mentalità che ha guadagnato terreno nel mondo di Hollywood dopo la tragedia di ”Rust”, con figure come Dwayne Johnson che hanno dichiarato di adottare “pistole di gomma” per tutte le produzioni sotto la sua casa di produzione Seven Bucks Productions.
Tarantino però non è convinto di questa soluzione. “Si possono aggiungere erezioni digitali nei film porno, ma chi vorrebbe guardarle? È eccitante sparare a salve e vedere il fuoco arancione reale,” ha detto. Per Tarantino, l’esperienza visiva autentica non può essere sostituita dai VFX.
Due casi in decenni di cinema
Riflettendo sulla sicurezza nei set cinematografici, Tarantino ha inoltre sottolineato che, nonostante tutto, i casi di incidenti mortali causati da armi da fuoco sui set sono stati pochissimi. Oltre all’accaduto di “Rust”, l’altro famoso incidente è quello in cui perse la vita Brandon Lee durante le riprese di “Il Corvo”. ”Per il numero di pistole che abbiamo utilizzato nei film, avere solo due esempi di incidenti mortali è un buon record,” ha osservato.
Il ruolo imprenscindibile degli attori e dei tecnici
mentre l’armourer deve garantire che ogni arma sul set sia sicura, anche gli attori devono essere consapevoli e diligenti. Ogni attore dovrebbe essere istruito su come controllare personalmente l’arma. Questo approccio collaborativo potrebbe migliorare la sicurezza e prevenire ulteriori incidenti tragici.
Per chi fosse interessato a riascoltare l’intera intervista di Quentin Tarantino nel podcast “Club Random”, è possibile farlo qui.
Se sei un appassionato di cinema, questa tematica ti avrà sicuramente colpito. La sicurezza sul set è una questione fondamentale che non deve essere trascurata, e ogni nuova riflessione su questi temi può contribuire a migliorare le pratiche del settore.