“Anywhere Anytime”: dal neorealismo alle strade moderne di Torino
Lungometraggio d’esordio del regista iraniano Milad Tangshir, “Anywhere Anytime” ha catturato l’attenzione internazionale grazie alla sua imminente presentazione alla Settimana della Critica di Venezia e alla sezione Centrepiece del TIFF. Questo film promette di risuonare potentemente con il pubblico grazie alla sua trama avvincente e alla sua riflessione su temi sociali profondi.
Una storia contemporanea con radici neorealiste
Ispirato liberamente al classico neorealista di Vittorio De Sica, “Ladri di biciclette”, ”Anywhere Anytime” trasporta lo spettatore nella Torino odierna. La pellicola segue le vicende di Issa, un giovane immigrato senegalese senza documenti, che trova nella consegna di cibo un modo per guadagnarsi da vivere dopo aver perso il lavoro a causa della paura del suo datore di incorrere in sanzioni. La tranquillità ottenuta grazie al nuovo impiego viene però spezzata dalla scomparsa della sua bicicletta, strumento essenziale per il suo lavoro.
Un’odissea moderna per la sopravvivenza
Come suggerisce la sinossi del film, Issa si trova costretto a intraprendere una disperata ricerca attraverso le strade di Torino per recuperare la bicicletta rubata. Questo viaggio rappresenta molto di più di una semplice ricerca di un oggetto perduto; è un vero e proprio esame delle tensioni e delle ansie di chi vive ai margini della società moderna.
Issa, come molti altri immigrati, si muove in una realtà fatta di precarietà e invisibilità, dove anche un singolo avvenimento, come il furto di una bicicletta, può significare la differenza tra sopravvivere o soccombere.
La visione del regista Milad Tangshir
Tangshir, nato nel 1983 a Teheran, ha portato con sé un’importante esperienza artistica accumulata con il gruppo rock iraniano Ahoora, con cui ha pubblicato tre album prima di trasferirsi in Italia nel 2011. Da allora, ha diretto vari cortometraggi di finzione e documentari, tra cui il noto doc in realtà virtuale “VR Free”, presentato a Venezia e Sundance.
In una dichiarazione, Tangshir ha sottolineato come “Anywhere Anytime” esplori la sensazione di paura e ansia costante vissuta da chi, come il protagonista del film, esiste ai margini della società. Ha descritto questo stato come una “vita invisibile”, che tuttavia riguarda molte persone che incontriamo ogni giorno.
Produzione e partner coinvolti
Il film è prodotto grazie alla collaborazione di Marta Donzelli e Gregorio Paonessa di Vivo Film, e Roberto De Paolis e Carla Altieri di Young Films, con il supporto di RAI Cinema. Questa squadra affiatata di produttori ha lavorato per garantire che il progetto rifletta fedelmente la visione di Tangshir, offrendo un’esperienza cinematografica autentica e toccante.
In riflessione: le tematiche chiave del film
“Anywhere Anytime” ci invita a riflettere su diverse questioni sociali rilevanti nel contesto contemporaneo. In primo luogo, il film getta luce sulla condizione vulnerabile degli immigrati irregolari e sulle difficoltà che incontrano nell’integrarsi in una società che spesso li marginalizza e li rende ”invisibili”. La storia di Issa diventa così simbolica delle lotte quotidiane che molti affrontano in silenzio, senza il sostegno adeguato.
Inoltre, la pellicola solleva domande sulla fragilità delle sicurezze moderne. Anche in un’epoca di progresso tecnologico e sociale, elementi basilari come una semplice bicicletta possono ancora avere un impatto vitale sulla vita di una persona, sottolineando quanto le nostre esistenze siano legate alla disponibilità di risorse quotidiane.
Un invito a scoprire di più
Per chi desidera scoprire di più su questo toccante film, è possibile trovare ulteriori dettagli e trailer seguendo i link a Anywhere Anytime. L’esperienza visiva e emotiva che “Anywhere Anytime” promette è un’occasione imperdibile per appassionati di cinema che cercano storie autentiche e profondamente umane.
Considerazioni per gli amanti del cinema
Il cinema ha sempre avuto il potere di esplorare storie ai margini della società, dandoci una visione unica sulle vite che spesso rimangono nell’ombra. Film come “Anywhere Anytime” non solo intrattengono, ma educano e sensibilizzano il pubblico sulle realtà quotidiane di quelli che vivono in condizioni di vulnerabilità. Come sempre, è attraverso la lente del cinema che possiamo meglio comprendere e empatizzare con le esperienze altrui, ampliando la nostra comprensione del mondo che ci circonda.